Isaac Asimov e Boston
Isaac Asimov trascorse circa 20 anni a Boston quale accademico della Boston University. Ed è proprio il ventennio trascorso a Boston che gli creò fama quale scrittore fantascientifico. Nella sua autobiografia definì gli anni bostoniani il suo “periodo fulgido di fanstascienza”. Isaac frequentò la facoltà di biochimica alla Columbia University a New York e quando nel 1948 si mise a cercare lavoro, l’unica posizione che gli venne offerta fu di insegnare alla Boston University Medical School. Con la moglie Gertrude si stabilì a Boston poco dopo la laurea nel maggio 1949.
Per i successivi 22 anni Boston fu la sua dimora. Inizialmente, Asimov dedicava le sue giornate all’insegnamento ed alla ricerca alla BU Medical School, mentre di notte produceva racconti di science fiction.
Man mano che la sua reputazione di scrittore crebbe nel tempo, trascorse sempre meno tempo nella ricerca. Nonostante avesse lasciato New York con riluttanza, Asimov amò la sua nuova città adottiva Boston. Scrisse: “As time went on, I rapidly grew to like Boston and New England generally. I found a liberal newspaper, the Boston Globe, and I discovered there was no shortage of eating places or science fiction fans”. Una volta che imparò a guidare l’auto scoprì che “the New England countryside is delightful.”
Il suo racconto Pebble in the Sky fu pubblicato nel 1950 con eccellenti critiche. Quando Asimov ricevette l’involucro del libro si meravigliò di essere citato nella posizione accademica alla BU di Boston. Si preoccupò che la facoltà di medicina non volesse essere associata alla sua attività di scrittore fantascientifico e addirittura richiese se fosse opportuno che rassegnasse le dimissioni. Asimov mantenne la sua affiliazione con la Boston University anche dopo che divenne uno scrittore a tempo pieno nel 1958. Durante questi anni a Boston, Asimov scrisse 15 libri di fantascienza.
Nel 1950, lo stesso anno, completò anche la prima collezione di racconti brevi I, Robot. In questa opera, coniò la parola “robotics” ed inserì tre leggi per i robot: “la prima: i robot non possono ferire gli umani, o tramite inattività danneggiare gli umani; la seconda: un robot deve ubbidire agli ordini dati da un umano, ad eccezione che tali ordini infrangano la prima legge; la terza legge: un robot deve proteggere la propria esistenza fino a quando tale protezione non sia conflittuale alla prima e seconda legge”.
Asimov morì a New York City nel 1992. In tutta la sua ultima parte di vita continuò a mantenere relazioni con la Boston University, donando tutti i suoi scritti dal 1965 al 1992 alla Mugar Memorial Library. L’Asimov Archive alla Boston University fu iniziato a metà degli anni ’60 quando Howard B.Gotlieb della biblioteca della Boston University chiese ad Asimov se avesse voluto contribuire con i suoi scritti.
L’archivio si trova nella Special Collections Department of Mugar Memorial Library alla Boston University e consta di 459 scatole, organizzate in tre sezioni. La Mugar Memorial Library è la biblioteca principale delle Boston University per studi, ricerca ed insegnamento della scienze umane e sociali; occupa sette piani e conserva oltre 2 milioni di oggetti. Fu aperta nel 1966 da Stephen P.Mugar, un emigrato di origine armena che ebbe successo nel business delle drogherie.