Il Monumento all’Olocausto a Boston
ll New England Holocaust Memorial in posizione centrale a Boston, è un altro esempio di architettura moderna. Si raggiunge con la linea Verde o Arancione della metropolitana,scendendo alla fermata di Haymarket, a pochi passi dal celeberrimo Quincy Market. Il monumento, incredibilmente moderno, presenta sei torri di vetro che si stagliano verso il cielo, sulle quali sono incisi in ordine i sei milioni di numeri che richiamano ai tatuaggi ed al metodico sistema adottato dai nazisti. Molto evocativo e ricco di metafore, ogni torre si ricollega a sei campi di sterminio principali ed ai sei milioni di ebrei che qui hanno trovato la morte. Il monumento è sempre illuminato da candele e presenta un percorso di memoria con scritte sia sul selciato sia all’interno delle sei torri attraverso le quali si può passare.
Le sei torri si ergono e sulle pareti di vetro – oltre ai numeri – portano testimonianze di sopravvissuti ai campi di sterminio, tra questi Primo Levi. Di torre in torre una sequela di testi incisi sul granito nero posiziona l’Olocausto nel suo contesto storico. Alle due entrate del memoriale sono posti pannelli didattici, l’uno è la cronologia degli eventi che condussero alla Conferenza Wannsee ed all’orribile proposta di costruire le fabbriche della morte. Sulle rampe di granito è incisa la parola REMEMBER ed all’entrata d’ogni buca fumante è inciso il nome di uno dei sei campi di sterminio costruiti in Polonia: CHELMNO, TREBLINKA, MAJDANEK, SOBIBOR, AUSCHWITZ-BIRKENAU. BELZEC. Il visitatore cammina lungo questo percorso, entrando nelle torri: i numeri incisi sui vetri si riflettono come tatuaggi, intrappolandolo momentaneamente nel teatro dell’orrore. In scala con la città di Boston, il Memoriale gioca anche un altro ruolo: cammino, torri e strutture di granito nero creano uno spazio urbano che definisce i confini e le relazioni con gli edifici e la città tutt’intorno. Le torri altro non sono che l’emblema della fede, un patto di fiducia che rievoca il demonio collettivo. Sono torri di speranza e d’aspirazione. Toglie il fiato, fa riflettere, è un richiamo importante alla memoria.