Arlo Guthrie
Arlo Guthrie è figlio del famoso cantante folk, scrittore, filosofo Woody Guthrie e di Marjorie Mazia Guthrie, una ballerina professionista della Martha Graham Company e fondatrice del Comitato per combattere la malattia di Huntington, (malattia genetica neurodegenerativa che colpisce la coordinazione muscolare e porta a un declino cognitivo e a problemi psichiatrici) della quale proprio il padre Woody Guthrie ne ha sofferto ed è stata causa della sua morte.
Arlo Guthrie nasce a New York ma trascorre buona parte della sua vita nel Berkshire del Massachusetts, le colline ad ovest dello stato, incastonate tra il Vermont e il Connecticut. Il Massachusetts è sempre stata la sua casa fin dagli inizi degli anni ’60. I Guthrie arrivano nel Western Massachusetts da Coney Island, New York. Suo padre fu ricoverato qui dal 1953 e sua madre Marjorie mandò Arlo a scuola a Stockbridge. Ed è qui che entra in ballo Alice Brock, una delle sue insegnanti. Alice é un’artista americana, autrice e ristoratrice tanto da gestire tre ristoranti nel Berkshires, The Back Room, Take-Out Alice e Alice’s at Avaloch. Fu proprio The Back Room di Stockbridge che ispirò Arlo per la canzone”Alice’s Restaurant“.
Alice é una donna attivista e col marito acquista una chiesa sconsacrata a Great Barrington, trasformata in residenza e luogo di raduno per amici bohemien. La stessa Alice poi racconta che l’atto di scegliere una chiesa fu una sorta di sacrilegio per trasformarla in luogo della controcultura. Ed è proprio questa medesima chiesa che viene acquistata da Arlo nel 1991 per diventare The Guthrie Center. La relazione di Arlo con la zona del Berkshires in Massachusetts risale ai giorni dell’infanzia. La madre aveva l’abitudine di portare con sé i figli quando insegnava al college e organizzava seminari d’arte nella regione. Dopo il liceo, Arlo Guthrie va al college a Billings, Montana per frequentare la facoltà di silvicoltura. Lui stesso, ironicamente, afferma che fu l’unica facoltà più vicina al Massachusetts che potesse accettarlo. L’avventura durò poco, solo un semestre e Arlo ritorna in Massachusetts ove, da sposato con Jackie, cresce la sua famiglia nella piccola cittadina di Washington, ove acquistano una casa nel 1969 e creano ciò che diventa il “compound dei Guthrie”. Un vecchio pullman che divenne il suo primo bus per i tour, acquistato nel 1976, è parcheggiato in un campo delle sua proprietà. Ai tempi tutta la famiglia per mesi interi viaggiava a bordo del mezzo. Tutori venivano assoldati per dare lezione ai figli, ora adulti, che hanno sempre seguito il padre nelle sue tournée musicali spesso unendosi a lui sul palcoscenico. Arlo ha quattro figlie Abe, Annie, Sarah Lee e Cathy Guthrie. Ogni membro della sua vasta famiglia è parte integrante dello stile di vita e della musica di Arlo. “Tutti i miei figli cantano a suonano, non tanto perché lo avessi voluto io, ma penso perché non ci fosse qualcosa di decente alla televisione“. Sua figlia Sarah Lee Guthrie, ad esempio, ha sposato un prozio di John Steinbeck, John Irion. La coppia suona musica con radici profonde ed autentiche.
Arlo già da ragazzo segue le orme del padre inserendosi nella vasta corrente del cantautori folk americani capitanati da Bod Dylan e Joan Baez. Assorbe buona parte delle frequentazioni paterne ed eredita l’amico del padre Pete Seeger, con il quale effettua tour musicali iniziando alla fine degli anni ’60 e continuando per i successivi 40 anni. Creano un sodalizio leggendario fino alla morte di Pete con la sua partecipazione nel 2013 a un concerto dal vivo al Carnegie Hall a New York City, quando Pete aveva 94 anni. Nella sua gioventù Arlo ha assorbito i versi di poeti quali Allen Ginsburg e Lord Buckley, ha ascoltato la musica di Bill Monroe e Doc Watson. Da tutti ha imparato, sviluppando un proprio stile distinto, con la sua voce espressiva ed una versatilità musicale straordinaria, con chitarra, armonica a bocca e pianoforte, in uno scenario affollato di cantautori, cantanti e commentatori socio-politici.
La sua produzione più famosa è la canzone – e a seguire il film nel 1969 – Alice’s Restaurant (1967), emblema di protesta contro la guerra del Vietnam. E fu così che Arlo dalla musica e canzoni strimpellate in piccoli club arriva a solcare il palcoscenico di festival e stadi, esordendo al Newport Folk Festival e contribuendo a saldare una coscienza sociale e l’attivismo tra i giovani negli anni ’60.
La versione lunga di questa ballata dura oltre i 18 minuti e il suo ritornello più famoso rimane “You can get anything you want at Alice’s Restaurant“. “Alice’s Restaurant Massacree” colpì nel segno per il suo messaggio di controcultura contro la guerra. Alice’s Restaurant ha avuto il suo riconoscimento di platino e nel 1969 diventa film nel quale Arlo interpreta se stesso diretto dal regista Arthur Penn. Penn – che aveva appena finito di girare il film Bonnie & Clyde – ascoltò il brano quando uscì nel 1967. Casualità volle che anche lui vivesse a Stockbridge, Massachusetts, ove tutto ebbe inizio. Pensò bene di giraci un film e così fece. Guthrie scrisse questo testo folk su una serie di eventi incredibili che ebbero luogo durante il Thanksgiving del 1965. Quando Arlo Guthrie abbandona il Rocky Mountain College nel Montana, rientra in Massachusetts per celebrare il Thanksgiving nel 1965 e soggiorna nella residenza di Alice Brock e del marito, partecipando alla loro Cena del Ringraziamento. Generosamente Arlo ed il suo amico Richard Robbins si offrono di sgomberare una quantità di immondizia accumulatasi nella chiesa sconsacrata, senza rendersi conto che la discarica fosse chiusa per le festività. Arlo e l’amico scaricano il proprio carico in una scarpata, in proprietà privata. Il capo della polizia ovviamente ne viene informato ed arresta sia Arlo che l’amico portandoli in prigione. Alice li libera molte ore dopo, scatenando un putiferio tale tanto da venire anche lei arrestata. Alla fine la cosa si conclude con il pagamento di un’ammenda, la liberazione e lo smaltimento dei rifiuti nei giorni successivi. Il ristorante The Back Room a Stockbridge è il ristorante di Alice al quale si ispirò sia la canzone sia il film, al quale Alice prende parte.
Alcuni anni dopo agli inizi degli anni ’90 – ispirandosi all’attivismo dei suoi genitori – Arlo acquista la Old Trinity Church (“the” church) da Alice e dal marito Ray Brock. Ed ancora oggi ci vive con la quarta generazione del clan dei Guthrie, facendo della chiesa la sua fondazione non-profit The Guthrie Center, centro educativo, culturale e spirituale, a sostegno della comunità, luogo inclusivo per tutti coloro che hanno bisogno. Ogni religione è benvenuta al centro. I servizi che offre sono molteplici: dagli aiuti agli ammalati di Aids alle iniziative sociali adatte a famiglie con bambini, alle marce con Harley Davidson per la raccolta fondi a sostegno delle cure per la malattia di Huntington a sezioni di meditazione, di impegno per la salvaguardia dell’ambiente o per la conservazione culturale, “cultural preservation in the face of globalization“. Il Center accoglie infanzia abusata, seminari con diversi temi a carattere sociale, iniziative musicali e quanto possa venire in aiuto a gente bisognosa.
Dopo 50 anni di carriera, nel novembre 2020 Arlo Guthrie annuncia di non poter più esibirsi in concerti e tour per motivi di salute. Finisce così la carriera del menestrello gioviale che ha ironizzato tutta la vita sulle vicende contemporanee, intrattenendo sul palcoscenico platee internazionali ed esibendosi instancabilmente e ripetutamente: da Woodstock al Carnegie Hall. La sua satira coinvolse anche l’iconica figura dell’Easy Rider americano, con la ballata Motorcycle Song (1968). Con una famiglia numerosa, si è esibito nel corso degli anni nei ben noti Guthrie Family show, dei quali rimangono famosi i Thanksgiving show tenuti ogni anno a Carnegie Hall. Un suo album abbastanza osannato fu Amigo (1976), che include la canzone Massachusetts, onorata nel 1981 quale canzone folk dello stato del Massachusetts. Negli anni ’80 lascia la casa discografica Warner Records e fonda la propria Rising Son Records ancora attiva. Con questa etichetta registra numerosi brani musicali e canzoni del passato rimasterizzate, unitamente ad alcuni membri della sua famiglia. Nel 2016 incide 2 CD col titolo Alice’s Restaurant 50th Anniversary, registrato dal vivo al Colonial Theatre a Pittsfield, MA. Nel 2019 celebra il 50° anniversario del film Alice’s Restaurant e per commemorarlo Arlo imbastisce un tour durato un anno, fino all’autunno 2020. Purtroppo a causa dell’epidemia Covid-19 molte date sono state annullate e Arlo arriva alla difficile decisione finale di ritirarsi dai tour e prendersi cura di sé a seguito di diversi ictus che hanno minato la sua salute e comportato diversi trattamenti medici e di riabilitazione. Come dice Arlo: “it’s time to hang up the “Gone Fishing” sign”. Ma afferma anche:” il segno distintivo della mia carriera fin dall’inizio è stato un sano sospetto di autorità, sinistra, destra o centro, e continuerò a prendere in giro le assurdità culturali, politiche o personali come la vedo io. In realtà non vedo l’ora.”