A Clinton il più importante museo di icone russe degli USA
Siamo a Clinton piccola cittadina nel cuore del Massachusetts, fondata nel 1654 sulle sponde del Nashua River. Fu proprio l’acqua e la sua energia ad attivare nel 19° secolo fabbriche dell’era della Rivoluzione Industriale e per questa sua vocazione accolse immigranti Irlandesi, tedeschi, scozzesi ed inglesi. Clinton rivendica il campo da baseball più antico e più lungamente usato degli Stati Uniti, ma ciò che la rende unica è la presenza del famoso MUSEUM OF RUSSIAN ICONS (MoRI), l’unico museo negli USA dedicato alle icone russe. Il MoRI può vantare la più vasta collezione di icone fuori dalla Russia.
Questo singolare museo si trova all’interno di una ex fabbrica di oltre 150 anni fa. L’intero complesso ha beneficiato di ristrutturazioni tali da poter regalare spazi espositivi, una terrazza, sale per seminari e concerti ed anche una sala da tè. Il Museo delle Icone Russe ispira l’apprezzamento e lo studio della cultura russa raccogliendo ed esponendo icone e oggetti correlati, stimolando l’interesse del pubblico e offrendo programmi educativi interattivi. Una sezione espositiva valorizza mostre speciali sia d’arte russa contemporanea così come di icone di altre culture ortodosse. Tre piani sono la parte integrante di un’esposizione permanente di icone russe: la più grande e l’unica esistente negli Stati Uniti! Si stimano oltre 1000 pezzi della collezione di Laknton, tra icone ed oggetti e ci sono anche icone dell’Impero Bizantino risalenti all’8° Secolo.
Mentre l’obiettivo principale del museo sono le icone russe, il CENTER FOR ICON STUDIES ( CIS) ha una prospettiva più ampia.
È interessato all’origine e allo sviluppo delle icone dal periodo bizantino all’era moderna in tutto il mondo. Il CIS sostiene la ricerca in ambito iconologico e iconografico, che comprende, tra l’altro, la conservazione, gli studi storici e comparativi e le aree geo-politiche, religiose e spirituali. Al termine della visita museale indulgete nella Tea Room; è stata spesso citata come “la più bella sala da tè della regione” ed offre un ambientazione affascinante, con samovar rossi così come una serie di scelte di tè e caffè. Non esiste servizio di ristorazione, ma c’é una scelta di snack russi tradizionali e cioccolatini di Mosca per chi ha un debole per i dolci.
Negli ultimi duemila anni, l’icona è rimasta una costante rappresentazione dell’eterno e del divino. Nel cristianesimo ortodosso russo, un’icona è un’immagine sacra che funge da “finestra” tra il regno umano e il regno celeste. Le icone sono veicoli per la preghiera e devono essere conformi ai prototipi stabiliti dalla chiesa. I simboli sono una sorta di linguaggio se usati in modo prescritto. Pertanto, le icone rimangono notevolmente costanti nel corso dei secoli e sono ancora oggi dipinte con materiali e tecniche tradizionali. Anche se le icone non sono destinate dalla Chiesa ortodossa per essere originali opere d’arte, sono in effetti splendidi oggetti. Ricchi pigmenti minerali e scintillanti foglie d’oro si irradiano anche dall’icona più umile. Le cornici o gli inserti d’argento sono un abbellimento-gioiello, segno di opulenza per le icone commissionate dai ricchi. Il museo è un centro culturale di ricerca ed insegnamento sul patrimonio delle icone, collegato ad altre istituzioni.
La sua storia è molto interessante. Tutto nasce grazie a Gordon Lankton, lui stesso un’icona nel panorama di questa piccola cittadina. Di stanza nell’esercito americano in Germania, nel 1954 a 25 anni lascia l’esercito, ma invece di far rientro a casa intraprende un viaggio in motocicletta tra Europa ed Asia, fino in Giappone, durato nove mesi. Armato questa volta di macchina fotografica, passaporto e cartine geografiche, viaggia con un budget giornaliero di 5$: 3$ per il cibo, 1$ per dormire e 1$ per la benzina e tutto il resto. Nel suo viaggio di formazione si interessa ad altre culture ed inizia la sua collezione prima di far ritorno in America. L’esperienza del viaggio influenzerà i suoi successivi 50 anni di vita.
Tornato negli Stati Uniti, lavora come ingegnere per la DuPont e Stanley Works, successivamente nel 1962 fonda Nypro, azienda leader di materiali plastici e trasforma il suo hobby di collezionista di icone russe in una vera istituzione culturale. Lankton fu un personaggio unico, un vero outsider che ha saputo conquistarsi l’accettazione dei cittadini, benché non fosse nativo di Clinton. Fermamente convinto di Clinton, ne divenne a dir poco il salvatore facendo sì che la Nypro rimanesse nel tessuto urbano quale punto di riferimento industriale in un’epoca di dislocamento delle grandi aziende verso centro urbani più importanti.
Lankton è scomparso purtroppo nel marzo 2021, ma la sua vita è stata molto più di un’avventura. Nativo dell’Illinois, intraprese viaggi che – oltre ogni sua possibile immaginazione – lo condussero a Clinton, luogo che lui neanche sapeva esistesse. Nel 1998 ripartì le quote aziendali tra gli impiegati a fece della Nypro una delle maggiori ditte di proprietà dei lavoratori esistente negli Stati Uniti. Una persona di grande umanità, che sapeva valorizzare la gente ed il proprio lavoro al di là della posizione che ricopriva. Lankton aprì a Clinton anche una galleria d’arte africana, centro culturale anche per la musica e la cultura. Era un uomo che esplorava il mondo come se tutta l’umanità fosse il suo giardino da coltivare, facendo amicizia con tutti mentre attraversava così tanti confini. Egli ha abbracciato l’unicità di tutto ciò che ha incontrato con la meraviglia degli occhi di un bambino, desideroso di imparare tutto ciò che poteva sui suoi simili e il loro modo di vivere. Nel vero senso della parola Gordon Lankton era un’icona per Clinton. Ha sempre voluto fare qualcosa per aiutare a rendere la città migliore.
Il Museum of Russian Icon aprì nel 2007. Per continuare la sua eredità, il Museo ha creato il Gordon B. Lankton Collections Fund, che sarà un’eredità duratura del suo amore per l’arte, il suo museo e la sua comunità. Il fondo garantirà che la sua visione continui ad essere condivisa da visitatori di ogni ceto sociale, provenienti da tutto il mondo.