Sui sentieri dei Nativi Indiani nel Berkshires

La tribù principale del Berkshires nell’ ovest dello stato erano i Mohicani, the People of the Waters That are Never Still – di ceppo linguistico algonchino – che si erano insediati lungo i fiumi Hudson e Housatonic. I Mohicani scelsero di costruire le loro case vicino ai fiumi dove sarebbero stati vicini al cibo, all’acqua e ai trasporti, e per questo motivo – a volte – venivano chiamati Indiani del Fiume. Vivevano controllando e gestendo gli incendi boschivi alimentati sia per stanare la selvaggina, sia per  coltivare mais e zucca, nonché per raccogliere frutta e bacche selvatiche. Parliamo di circa 4000 anni fa. Le tribù si radunavano in questa zona ma erano costantemente in conflitto per il potere territoriale. Alimentavano schermaglie senza però uccidere ma rapendo ostaggi. La vita economica nelle popolazioni più concentrate poteva includere il pagamento del tributo ad un capo o ad un sacerdote – regali o lavoro. Non accumulavano e non avevano un senso di quello che era il loro territorio. Niente a che vedere con il concetto europeo di proprietà introdotto dai coloni.

Come per la maggior parte della zona del Berkshires, la Monument Mountain era considerata luogo sacro per rituali. Esistevano offerte cerimoniali che sono attestate da ritrovamenti archeologici: pile di sassi che si ergevano fino a 2 metri d’altezza con una circonferenza di oltre 5 metri. Queste pile furono distrutte quando la tribù nativa che viveva nella zona di Stockbridge fu forzata ad abbandonare la propria terra. Ben presto la montagna fu osservata da ben altra prospettiva per chi giunse a colonizzare queste terre. Ciò nonostante la sacralità di questi luoghi e della montagna è sempre rimasta per gli indiani Mohicani della comunità Stockbridge-Munsee che vivono in questa zona. 

La Trustee of Reservation, prestando molto rispetto per il patrimonio culturale dei nativi e lavorando fianco a fianco con la tribù, ha così cambiato il nome di una delle mete più battute nelle camminate di montagna, la cima Squaw Peak che oggi è opportunamente chiamata Peeskawso Peak, che nella lingua Mohican sigifica “virtuous woman.” Lo stesso vale per l’Indian Monument Trail ribattezzato Mohican Monument Trail.

Monument Mountain è un rilievo di 500 metri di quarzite, con sporgenze taglienti e dirupi, e una rete di sentieri forestali attorno alla Route 7. Attira oltre 20.000 appassionati di hiking ogni anno. Se guidate sulla Route 7 tra Great Barrington e Stockbridge, potete ben vedere la Monument Mountain e le sue sporgenze rocciose. Monument Mountain ha tre sentieri principali che sono molto chiaramente contrassegnati. Due dei sentieri vanno intorno alla base della montagna e sono molto sicuri. Il terzo si snoda attraverso la cresta e vicino ai dirupi: adatto quindi ad hiker con esperienza.

I panorami insieme alle passeggiate nella natura intorno alla periferia, rendono Monument Mountain un luogo affascinante da visitare. Ed è proprio battendo questi sentieri che s’incappa in diversi luoghi ove anticamente gli indiani effettuavano offerte cerimoniali, stando ai resoconti  storici del 1700. Ed ancora oggi gli indiani continuano il rituale della preghiera sulle stesse pietre. 

In questi luoghi due dei più famosi scrittori classici americani, Nathaniel Hawthorne e Herman Melville, s’accompagnarono in una storica passeggiata con un picnic nel 1850. Fu probabilmente quel giorno così speciale per la storia dei due letterati, che ha incorniciato gran parte della tradizione della montagna e cancellato la prospettiva indigena. Si ritiene – infatti – che quella “scampagnata” coltivata con conversazioni e divagazioni letterarie, abbia ispirato Melville nella stesura del suo romanzo del 1851, “Moby-Dick”.

Nel 1738, i Mohicani diedero al missionario John Sergeant il permesso di iniziare una missione nel villaggio che si trovava sul fiume Housatonic, nei pressi di un grande prato delimitato dalle splendide montagne del Berkshire. Alla fine, i coloni europei diedero a questo luogo il nome di “Stockbridge”, dal nome di un villaggio in Inghilterra. In questo villaggio missionario furono costruite una chiesa e una scuola. I Mohicani, così come altri nativi che vi  si trasferirono, divennero noti come “Stockbridge Indians.” Anche per la Mission House di Stockbridge, dimora del reverendo John Sergeant che la costruì con l’intento religioso di convertire i Mohican, la Trustee ha rivisto la narrativa. L’edificio è un  National Historic Landmark, e divenne poi un museo impostato con la prospettiva unica del reverendo.

Grazie al suggerimento della tribù, oggi – invece – vi sono conservati scritti appartenenti alla tribù, con accurate descrizioni della loro storia. L’edificio è in stile Georgian e si trova sulla Prospect Hill che s’affaccia sul villaggio. Sergeant aggiunse una porta laterale quale unica variante architettonica della casa, per consentire le visite da parte dei Mohicani. La casa ben conservata, presenta un magnifico frontone della porta d’ingresso.

La Mission House a Stockbridge è uno splendido esempio di dimora coloniale.  Date un’occhiata all’affascinante eredità orticola della proprietà, con una visita autoguidata attraverso un giardino in stile coloniale progettato dal noto architetto paesaggista Fletcher Steele tra il 1928 e il 1933. Un recinto di cipressi racchiude un giardino, mentre un orto contiene 100 erbe, piante perenni e annuali che avevano un valore culinario o medicinale per i primi coloni. L’influenza del paesaggista Fletcher Steele è più che evidente essendosi ispirato alla residenza Mount Vernon di George Washington. Dooryard Garden, Orchard Garden, Well Courtyard e East Lawn riflettono la visione di Fletcher Steele di ciò che un giardino coloniale avrebbe dovuto essere.

All’interno la casa vanta una ricca collezione di mobili americani del 18° secolo con eccezionali pezzi d’ arte decorativa.
Sergeant vi visse con la sua famiglia fino alla sua morte nel 1791. La casa rimase in famiglia fino al 1879, poi cadde in abbandono. Se non fosse stato per Mable Choate, proprietaria della vicina tenuta di Naumkeag, la casa sarebbe probabilmente andata perduta. Choate, costernata dalle condizioni della casa, la acquistò nel 1926. Poi la fece spostare con cura sulla Main Street, con l’aiuto del famoso paesaggista Fletcher Steele, e il suo uso venne convertito per diventare The Mission House Museum.

Stockbridge doveva essere governata congiuntamente dai coloni inglesi e dai nativi Mohicani. Durante la Guerra d’Indipendenza, un gran numero di Indiani di Stockbridge combatterono nell’esercito continentale contro gli inglesi. Nonostante ciò, i coloni bianchi espropriarono le terre degli indiani Stockbridge nel 1783, lo stesso anno in cui la guerra finì. La comunità indiana di Stockbridge fu costretta a trasferirsi più volte prima di stabilirsi nel Wisconsin, dove si trova ancora oggi il quartier generale della Stockbridge-Munsee Community Band of Mohican Indians, una nazione tribale riconosciuta a livello federale.