I Red Sox, “Calze Rosse” del baseball bostoniano
Non si può non parlare di sport a Boston, senza citare i Red Sox, i mitici “Calzini Rossi” del campionato di baseball più famoso del mondo. E non solo perché il baseball è sicuramente lo sport americano per eccellenza: la storia dei Red Sox è ricca di momenti memorabili, storie incredibili e persino, “maledizioni misteriose”. La passione dei bostoniani per la loro squadra di baseball è tale che persino Isabella Stewart Gardner, celebre intellettuale dei primi dei ‘900 dai gusti raffinati e cosmopoliti, ne era un’accanita ed appassionata tifosa.
Fondati nel lontano 1901 i “Calzetti Rossi”dell’American League vantano più di un secolo di storia, ma la loro leggenda è soprattutto legata alla misteriosa “Maledizione del Bambino”. Nei primi anni della loro storia i Red Sox furono la squadra dominante della lega, tanto da vincere 5 titoli in 16 anni. L’ultimo di quella serie fu nel 1918! In quell’anno infatti per alcuni problemi finanziari, i Red Soxcedettero agli allora poco quotati New York Yankees il loro giocatore migliore: GeorgeHerman Ruth, soprannominato “The Babe” – “Il Bambino”, per il suo viso fresco e giovanile. Alla notizia il giocatore reagì malissimo e lasciando infuriato l’ufficio della dirigenza dei Red Sox lanciò una terribile profezia: senza di lui i calzetti rossi non avrebbero più vinto un campionato! La maledizione si rivelò così nefasta da permanere per ben 86 anni. Tanto fu, infatti, il tempo necessario ai Red Sox per spezzare il maleficio: nel 2004, sotto 3-0 nella serie al meglio delle 7 partite della semifinale di campionato contro gli acerrimi rivali degli Yankees, i Red Sox riuscirono nella straordinaria impresa di ribaltare il risultato. Vinsero la serie 4-3 per poi trionfare in finale contro i St. Louis Cardinals per 4-0.
La rivalità con gli Yankees è tale che quando le due squadre giocano al Fenway Park, la storica “casa” dei Red Sox, persino un’inveterata ed americanissima tradizione come quella di collezionare le palline cadute tra il pubblico a seguito di un fuoricampo non viene osservata.
Quando uno Yankees riesce a spedire la pallina al di là delle recinzioni, i tifosi dei Red Sox non esitano a restituirla al mittente per non tenere quell’insopportabile cimelio! Fenway Park, situato al 4 di Yawkey Way, vicino alla stazione della metropolitana di Kenmore Square (Geen Line), vanta un record invidiabile: è infatti, lo stadio più antico del baseball a stelle strisce. Costruito nel 1912 dal proprietario dei Red Sox John Taylor è da quasi un secolo l’arena di partite memorabili, con il suo celeberrimo Green Monster – il grande muro verde alto oltre 11 metri sul lato sinistro del campo – spettatore attento di ogni singolo inning. I posti a sedere spiccano col colore rosso.
Si può certamente visitare Fenway Park: i tour sono quotidiani, tutto l’anno (ad eccezione del Thanksgiving, Natale e Capodanno) ogni ora, dalle 9.00 alle 17.00. Nelle giornate di partite in casa, l’ultimo tour inizia tre ore prima della partita.