Un viaggio nel tempo con i Padri Pellegrini ed i nativi
La Plimoth Plantation è definita museo di “storia vivente,” perché riproduce la vita vera nella Plymouth del 17° secolo. La prima colonia inglese nel Nuovo Mondo – Plymouth ovvero l’originale Patuxet in lingua nativa indiana – vi offre la possibilità di viaggiare a ritroso nel tempo per provare come si viveva realmente allora, nel 1620. A 400 anni dalla sua nascita, parlerete con i Padri Pellegrini alle prese con le faccende quotidiane, incontrerete membri dell’equipaggio che contribuirono a condurre la nave Mayflower alla sua storica destinazione di Plymouth e conoscerete direttamente gli abitanti originari di questa comunità, che vi diranno come l’arrivo dei coloni abbia cambiato l’esistenza dei loro antenati, i Wampanoag, “il popolo dell’alba.”
Pensate come sarebbe diversa la vostra vita se all’improvviso vi trovaste nei panni dei Padri Pellegrini o degli indiani nativi. I Padri Pellegrini del villaggio non sanno niente del futuro. Ascoltate i vari dialetti che riflettono i luoghi di provenienza dell’Inghilterra. Nel villaggio sarete circondati da casette di legno modeste, giardini ed orti coltivati, bestiame di fattoria ed affascinanti abitanti in costume d’epoca , appartenenti alla Plymouth Colony, il primo insediamento inglese nel New England. La gente che incontrerete sono interpreti che giocano il ruolo degli abitanti, in costumi accuratamente riproposti come all’epoca e che narrano ne più ne meno le vicende del proprio periodo di vita e di storia: sono i “Pilgrims”. Ognuno ha la sua storia da narrare. Potrete apprendere sulle difficoltà agli inizi della colonia o scoprire dicerie del villaggio. Potete anche chiedere loro sulla religione ed il loro credo, protestanti fuggitivi dall’Inghilterra, oppure sulle pratiche mediche e le relazioni con i nativi Wampanoag. Se parlate con una donna imparerete cos’è un “pottage” o osservare come si cuoce un’anatra o un pesce al forno. Potreste anche aiutare un giovane colono a seminare un piccolo campo, contribuire alla costruzione di una casa, oppure semplicemente rilassarvi su una panca immergendovi nell’atmosfera unica della New Plymouth del 17° secolo. Il museo ha riprodotto accuratamente ogni pezzo che vedrete e toccherete. Perfino il cibo viene preparato come si faceva nel 17° secolo.
La vostra visita è auto guidata, con cartina alla mano, ed entrerete così nell’anno 1620: sentitevi liberi di esplorare il villaggio in lungo ed in largo, a piacimento. Non intimiditevi se incapperete in un colone mentre sta mangiando il suo pasto, anzi soffermatevi a fare domande oppure unitevi ad un’accesa conversazione che si svolge lungo una delle strade del villaggio. La maggior parte degli oggetti e degli attrezzi nelle case è una moderna riproduzione di antichi esemplari e possono essere toccati. L’unico dettaglio – difficile magari per un italiano – è il linguaggi usato nel villaggio: dovreste essere un esperto di Shakespeare per potervi trovare a proprio agio nella conversazione. Osate: vedete che reazione avrete ! Magari se svelate che siete un italiano, il Pellegrino vi citerà i Medici e vi parlerà di Firenze, oppure semplicemente vi guarderà quale esemplare cattolico. L’opportunità di fare un’esperienza unica in un villaggio del ‘600, con una prospettiva veramente inglese, vi farà capire quanto sia stata cruciale la traversata dell’Atlantico a quei tempi. Vi sorprenderete nell’ascoltare questa gente. Chi invece incontrerete all’accampamento dei nativi Wampanoag
Sono rappresentanti nativi effettivi della tribù dei Wampanoag. Non sono interpreti! Potrete entrare in una capanna tradizionale wetu ed accedere ad un mondo che non vi è certamente famigliare. Pellicce, fuochi accesi, stuoie intessute a mano: questo è l’ambiente della famiglia tradizionale indiana dei Wampanoag quando arrivarono i Padri Pellegrini. Ve lo trasmettono da loro punto di vista, quello degli indigeni, prima che arrivasse l’uomo bianco. Passeggiate in questa zona di natura e sentirete il profumo dello sobaheg (lo stufato) mentre cuoce sul fuoco insieme alle erbe aromatiche. Scoprirete le piante medicinali, rimedi tipici usati dai nativi Wampanoag, o potere dare una mano a costruire una canoa intagliata in un tronco d’albero – una mishoon (barca) usando le antiche tecniche secolari. Potrete anche passeggiare lungo le sponde delle tranquille acque dell’ Eel River. I Wampanoag hanno vissuto nella parte sud-orientale del New England per oltre 12.000 anni. L’accampamento ne rivive la storia e vi fa entrare in contatto con Hobbamock, un membro della tribù per apprendere la cultura e la storia dei Wampanoag. Potrete patteggiare per i Wampanoag, i nativi che hanno vissuto in questa terra ben prima dell’arrivo dei coloni inglesi, per centinaia di generazioni. E’ importante che notiate che – contrariamente ai costumi ed agli interpreti del villaggio dei colon -, qui non si tratta di interpreti che giocano il ruolo dei nativi, bensì di nativi originali che indossano le pelli di cervo e parlano la propria lingua nativa, attuale, parlando del proprio popolo, i Wampanoag.
Il museo si sviluppa in due zone distinte e separate: la Plimoth Plantation a circa 5 chilometri dal centro cittadino dell’odierna Plymouth e la storica Mayflower II ancorata nel porto di Plymouth.
Nel Visitor Center troverete una grande varietà di mostre, ristoranti, toilettes e il principale negozio del museo, che comprende un reparto con articoli per bambini ed uno di generi alimentari ricreati sugli originali d’epoca. Nel Crafts Center (Centro artigianale) incontrerete e vedrete gli artigiani al lavoro, mentre creano la riproduzione di pezzi per i luoghi storici di Plimoth Plantation. Si può pranzare alla Plantation che dispone di una caffetteria.
Potrete trascorrervi una mezza giornata, includendo il pasto. E’ un’esperienza fondamentale per capire veramente come é nata una nazione e come gli Americani siano indubitabilmente dei veri maestri nel narrare la storia, ricreandone ambientazioni fedeli. Da non perdere!